FAQ
Quante sessioni sono necessarie? Quanto dura un percorso di coaching?
Non esiste un numero predefinito di sessioni, alla fine di ogni incontro il cliente si porta a casa nuove idee, strategie, spunti di riflessione che sperimenterà per conto proprio, nella sua vita quotidiana. Deciderà poi, in base a questa esperienza, se fare nuove sessioni e quando. L’obiettivo del coaching è sempre e comunque l’autonomia del cliente.
Quanto dura una sessione?
Dipende dalla persona e dall’argomento del coaching, in genere tra i 40 minuti e un’ora
Quanto costa una sessione?
70 euro ma per percorsi più lunghi ci sono i pacchetti
Come si fa a fare una sessione?
Le sessioni si svolgono incontrandosi di persona oppure via Google Meet, Zoom o WhatsApp.
Per prenotare un primo incontro conoscitivo è sufficiente andare sulla pagina “contatti”
Devo prepararmi prima?
No, non è necessario.
Sono insoddisfatto, ma non so quale sia il problema esattamente, ha senso per me fare coaching?
Sì, possiamo lavorare sul fare chiarezza.
Non ho un problema o un obiettivo da raggiungere, devo prendere una decisione, può aiutarmi un coach?
Sì, anche questo è un tema su cui il coaching può essere molto efficace
Io so esattamente cosa devo fare, ma non lo faccio lo stesso. Ha un senso ricorrere a un coach?
Sì, il lavoro su motivazione/comportamento rientra tra gli ambiti di azione del coaching
C’è un ordine professionale per i coach?
La professione di coach è regolata dalla legge n. 4/2013, che riguarda tutte le professioni per cui non esiste un ordine professionale o un collegio, le coiddette professioni non riconosciute.
Esistono però varie associazioni di categoria, la principale è l’ICF (International Coaching Federation) presso cui è in corso il mio accreditamento e di cui applico il codice etico (https://coachingfederation.org/ethics/code-of-ethics)
Che tipo di base teorica applichi?
L’approccio che seguo io è chiamato Solution Focus, è nato agli inizi degli anni ’80 negli Stati Uniti da un gruppo di psicoterapeuti e assistenti sociali (Steve De Shazer e Kim Berg i principali). E’ stato applicato prima alla psicoterapia con la Brief Therapy e da lì traslato al coaching.
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